È necessario un tasso di crescita annuale del 2,5% in termini reali
Per il Consiglio dei PF non ci sono subbi: solo con un tasso di crescita annuale del 2,5% in termini reali il Settore dei PF potrà svolgere i suoi numerosi compiti a vantaggio dell’economia e della società svizzere e fornire pieno sostegno al nostro Paese nella risoluzione di sfide come la transizione energetica, la digitalizzazione e la cibersicurezza. La bozza del messaggio ERI, invece, prevede per il Settore dei PF un tasso di crescita annuale in termini nominali dell’1,6% soltanto, addirittura più basso del tasso medio previsto nel messaggio ERI (2,0%). Alla luce delle prognosi sul rincaro, si teme che ciò risulterà in una crescita in termini reali pari a zero o addirittura negativa.
Il Settore dei PF è un pilastro centrale del nostro sistema educativo d’alto livello e del nostro eccellente polo di ricerca e innovazione, che a loro volta costituiscono le basi per il successo e la prosperità della Svizzera. I fondi previsti nel messaggio ERI, tuttavia, gli permetteranno solo in misura limitata di svolgere il suo ruolo di motore di innovazione della Svizzera e di formare il personale qualificato di cui il Paese ha tanto bisogno, in particolare nei settori dell’informatica e dell’ingegneria. Ciò avrà ripercussioni negative non soltanto per il Settore dei PF ma per tutto il polo economico e di innovazione svizzero. La Svizzera rischia di perdere il vantaggio accumulato nei confronti di altre nazioni. Anche la forte crescita del numero di studentesse e studenti richiede investimenti aggiuntivi, altrimenti l’elevata qualità della formazione sarà compromessa.
Il Settore dei PF non va ulteriormente indebolito bensì rafforzato
A febbraio il Consiglio federale ha deciso di adottare misure di correzione per il budget 2024 e gli anni 2025-2028. Il Settore dei PF è colpito su diversi fronti: innanzitutto per via della rinuncia alla preventivazione del contributo obbligatorio per Horizon Europe, poi a causa dei tagli superiori al 2% e infine per la mancata compensazione del rincaro. Il tasso di crescita dell’1,6% in termini nominali previsto attualmente nel messaggio ERI lo indebolirà ulteriormente. Un finanziamento federale adeguato e stabile è di fondamentale importanza per il Settore dei PF: il 90% circa delle risorse del Settore dei PF vengono infatti direttamente o indirettamente dalla Confederazione.
Riduzione delle riserve in corso – margine di manovra esiguo per il Settore dei PF
A pagina 65 del messaggio ERI si legge: «Grazie all’autonomia del settore dei PF e delle sue istituzioni, il margine di manovra è ampio. Anche le riserve finanziarie consentono al settore di attutire meglio gli effetti di una riduzione dei finanziamenti rispetto alla pianificazione strategica».
Le riserve consentono al Settore dei PF di investire in nuovi ambiti scientifici e gli forniscono la necessaria flessibilità finanziaria. Inoltre, aiutano a coprire i deficit a breve termine dovuti all’aumento dei costi del personale e all’incremento dei prezzi dei materiali e dell’energia. Le riserve del Settore dei PF vengono costantemente ridotte, come richiesto dal Consiglio federale. Per la fine del 2024 la riduzione si attesterà a oltre il 30%. Esse non potranno quindi compensare i tagli della Confederazione e la bassa crescita delle risorse prevista nel messaggio ERI. Per questo il Consiglio dei PF chiede che il passaggio sopra citato venga cancellato.
Il Consiglio dei PF fa inoltre presente che la maggior parte del finanziamento annuale della Confederazione (il 95% circa) è assegnato alle sei istituzioni sotto forma di budget di base per consentire loro di adempiere la loro missione. Il Consiglio dei PF prevede di destinare solo il 3-5% dei contributi finanziari della Confederazione a finanziamenti di avviamento e di incentivazione per cofinanziare iniziative congiunte e grandi infrastrutture di ricerca. Il margine di manovra è quindi molto ristretto. Lo stesso vale per le istituzioni del Settore dei PF, soprattutto a causa del sempre maggior numero di studentesse e studenti e dell’aumento dei costi relativi a personale, energia e costruzioni.
Intelligenza artificiale: serve un’iniziativa nazionale
L’intelligenza artificiale (IA) ha il potere di rivoluzionare l’umanità come ha fatto Internet in passato. La Svizzera gode al momento di un’eccellente posizione in questo ambito perché negli ultimi anni il Settore dei PF vi ha investito molto. L’IA è una priorità strategica per entrambi i politecnici federali. Anche le quattro istituzioni di ricerca del Settore dei PF sfruttano ampiamente le metodologie di IA e le adeguano alle loro necessità.
Il Consiglio dei PF è convinto che si debba unire tutte le forze che operano a livello nazionale nel campo dell’IA e mettere a disposizione l’infrastruttura necessaria alle attività di ricerca, insegnamento e trasferimento di sapere e tecnologia. La Svizzera rafforzerà così la sua competitività e diventerà uno dei Paesi leader in questo settore. L’industria, la società e l’amministrazione pubblica non devono dipendere da infrastrutture proprietà di persone o società che non incarnano i valori svizzeri. Il Settore dei PF intende puntare su un’IA responsabile e affidabile, sulla formazione di un numero sufficiente di esperte ed esperti in materia, sulla promozione di start-up attive in questo campo e sulla preparazione della società alle sfide e opportunità legate all’IA.
Il Consiglio dei PF chiede al Consiglio federale di elaborare un messaggio speciale sull’IA e prevedere adeguate risorse finanziarie affinché le istituzioni universitarie e di ricerca svizzere, in collaborazione con l’economia e la società, possano dare il via ai lavori urgenti e necessari in questo campo. Il Settore dei PF è interessato e pronto a impegnarsi attivamente a favore di un’iniziativa di vasta portata dedicata all’IA che assicurerà alla Svizzera un eccellente posizionamento internazionale.